Ottimi deliziosi e sfiziosi, simbolo di una cultura che racchiude in sé tracce di dominazioni diverse, i Biscotti a Cimino sono ancor oggi una delle principali specialità dolciarie del comune di Montalbano Elicona.
Un tempo realizzati esclusivamente nel periodo di Pasqua, ormai reperibili 365 giorni l’anno in tutti i bar e panifici locali, la loro preparazione costituiva un importante momento di ritrovo e convivialità domestica. Non v’era vicina, parente o amica, che in quei giorni non fosse invitata dalla padrona di casa per preparare i famosi dolcetti. Quale occasione migliore dunque, per rompere la routine quotidiana e dar gioia alla casa?
La storia dei Cimini è lunga e complessa, custodita gelosamente dalle donne e tramandata secondo la propria tradizione di madre in figlia. La mia è quella che segue e buona fortuna, se mai deciderete di cimentarvi nell’impresa. 😉
Biscotti a Cimino
Ingredienti:
- 1 kg di farina 00 (anticamente si usava quella ricavata dal grano curcitta, antica varietà di frumento coltivata nella provincia di Messina)
- 50 gr di cimino (cumino)
- 280 gr di zucchero
- 180 gr di sugna (strutto)
- 1 pezzettino di pasta di pane crudo, per preparare la livatina
Preparazione della Livatina:
Far lievitare la pasta di pane per due (o 3 giorni max) in un vasetto di terracotta (o anche un bicchiere di carta). Quindi unirla a 250 gr di farina e lasciar riposare il tutto per altri 2 giorni.
Procedimento
Ottenuta la livatina, mischiarla con i rimanenti 750 gr di farina, lo zucchero, il cumino e la sugna. Impastare gli ingredienti in modo da ottenere un panetto liscio e compatto, dal quale verranno pian piano separati piccoli pezzetti di pasta per realizzare le forme: ciambelle; bastoncini o spirali simili ad S. E’ importante non smettere mai di lavorare il resto del preparato (per questo è consigliabile farsi aiutare da qualcuno nella preparazione dei biscotti) fino al suo completo esaurimento. A questo punto far riposare le sagome ottenute per circa 24h ed una volta lieviti, infornare i biscotti in pirofile precedentemente imburrate a 180 gradi, finché non saranno cotti.
Rivisitazioni moderne:
Per maggiore comodità è possibile lavorare per circa mezz’ora e riporre per 12 ore l’impasto di livatina, zucchero, cumino e farina (750 grammi) in sacchetti per alimenti, coprendoli con delle coperte. Lavorarlo poi per 30 min abbondanti e realizzare le forme da infornare sempre in pirofile imburrate a 180 gradi.
Attenzione: la pasta lavorata con ambo i metodi, deve essere sempre liscia e compatta.
Buon lavoro 😀
Francesca Bisbano