A Palazzo Todaro incontro pubblico per la riapertura dei laboratori artigianali e la realizzazione di mercatini sugli antichi mestieri.
(redazione da comunicato stampa)
Rievocare il Medioevo per Montalbano Elicona, Borgo più Bello D’Italia 2015, può essere una risorsa. Domenica 21 febbraio, infatti, alla presenza del sindaco Filippo Taranto, dei consiglieri Avv. Carmelo Mobilia e Dottor Giuseppe Pantano, si è tenuto presso Palazzo Todaro un incontro culturale, coordinato dalla Dott.ssa Graziella Milazzo, sulle ultime ricerche di archeologia sperimentale-medievale avviate dall’Associazione Culturale MedioExpo.
Dalla dimostrazione che lo studio storico-ambientale di un area, supportato dalla riecerca scientifica, può essere spendibile anche in termini di economia turistica, partiranno i lavori di Fattività 2016. Il progetto relativo all’apertura dei laboratori artigianali e di mercatini sugli antichi mestieri, ha trovato l’appoggio dell’amministrazione locale. Entro marzo 2016 le Associazioni MedioExpo e Rievocazioni Storico-Religiose, sigleranno l’intesa con il Comune di Montalbano Elicona, perché la proposta coinvolga i cittadini.
Ora se da un lato l’amministrazione pensa alla preparazione di appositi bandi partecipativi, dall’altro i rappresentanti di Medio-Expo hanno già avviato le trattative con l’Alma Mater Studiorum di Bologna. Obbiettivi sono la realizzare di campus per i tirocini formativi degli studenti universitari, master-class e work-shop del costume medievale per le scuole primarie e secondarie, accompagnate da visite guidate e attività ricreative.
Durante il sodalizio, cui erano presenti anche la Professoressa Maria Parlavecchio dell’Accademia Belle Arti di Palermo, l’Architetto Agnese Giglia, l’Architetto Arturo Tinnirello, Rosaria Simone presidente dell’Associazione Rievocazioni storico Religiose ed Enzo Ruggeri, vice-presidente della medesima, sono stati mostrati al pubblico i risultati degli studi condotti da MedioExpo, dove una tecnica vecchia di secoli come lo Sprang, ripresa dalla maestra artigiana Katia Foti, diventa attuale nella costruzione di un’amaca o una di una più comune borsa della spesa.
Si è aperta così la questione sul turismo della memoria e su come le rievocazioni storiche, che in Italia attirano un giro d’affari intorno a 165 milioni di euro l’anno, possano concretamente mettersi a servizio dell’economia e creare un prodotto che possa soddisfare l’esigenza di massa. Questo perché al di là dei legami, che tali iniziative hanno con il territorio in cui si svolgono e che le rendono non ripetibili in contesti differenti, rappresentano un potenziale strumento di sviluppo dell’immagine turistica locale. Ci si augura dunque che il progetto possa avere impatto immediato e se avviare un vero e proprio mercato produttivo richiederà tempo ed energie diverse, al momento il programma prevede la realizzazone di un canale di scambio, per quanti di un hobby vogliano fare un piccolo business integrativo.
Francesca Bisbano