Bellezze di Pietra: insolite formazioni rocciose a Montalbano Elicona

Tra i complessi geologi presenti nel territorio di Montalbano Elicona, si trovano insolite quanto enigmatiche formazioni rocciose, come il cd “megalito” del Monte Colla Barriera, Rocca Giammodo e due affioramenti nel Bosco Casale.

La prima roccia, sita nei pressi dell’omonima baita a pochi chilometri da Argimusco, non lascia dubbio sulla sua origine naturale. Che la si veda come una grande testa umanoide con tre volti o più banalmente come fungo, infatti, essa non è altro che il risultato di processi di degradazione ed erosione intervenuti nel tempo. Tuttavia, l’enorme masso non è sfuggito all’attenzione dell’archeologo Davide Ruggeri e della prof.ssa Maria Adelaide Durante, che in un articolo su accademia.edu riscontrano una somiglianza con le “Statue-Menhir” studiate da Enrico Atzeni in Sardegna.

Scrivono gli autori : << Se gli studi del professore Azteni sui Menhir della Sardegna fossero collegati al macigno di Montalbano, si potrebbe ipotizzare che questa enorme roccia, in epoca preistorica, per la sua comune fisionomia, sia stata utilizzata come oggetto di venerazione da parte di popolazioni che avrebbero potuto adorare la figura della divinità che presumibilmente rappresentava. Il curioso masso ricorda la forma di un megalite collocato a Finale in Liguria che si ipotizza fosse venerato da popolazioni Celtico-Liguri con il nome di Pen o Penin. >>

L’attenzione dei due studiosi e del Ruggeri in particolare si focalizza poi, su una sporgenza alla base della roccia con un incavo che a suo dire potrebbe essere stato utilizzato come <<deposito di ex voto o similari>>. Allo stesso tempo l’archeologo fa notare una struttura semisepolta e leggermente inclinata, quale probabile vasca contenitore.

Trattandosi di un’ipotesi tutta da provare, poiché nei pressi della struttura non sono mai stati rinvenuti reperti che lascino spazio a una lettura diversa da quella del classico processo sedimentario, Ruggeri e Durante concludono che la formazione di Colla Barriera è << una roccia protesa verso il cielo, per cui non bisogna meravigliarsi se in epoche antiche possa aver fissato un evento astronomico significativo. >>

La seconda nota fra gli abitanti del borgo come Rocca Giammondo nasconde al suo interno numerosi fori e anse dalla colorazione rossastra, dovuta semplicemente al processo di ossidazione sulla stessa. Con un po’ di agilità e incuranza del pericolo è possibile arrampicarsi sino in cima, godendo di uno splendido panorama.

In ultimo nel Bosco Casale a confine con il comune di Basicò, si trovano due rocce scavate le quali, nel corso di un’indagine condotta dal Gruppo Ricerche del Valdemone sono state individuati come puntatori solari, scavati (in tutto o in parte) nella pietra presistente. Dai dati raccolti uno dei puntatori sembra essere direzionato perfettamente ad est e segnare l’arrivo degli equinozi.

Al di là delle apparenze e del più accentuato scetticismo l’area insiste in uno spazio, la cui valenza storica e archeologica è ben nota alla ricerca ufficiale, che non nega la connessione tra i centri di Montalbano Elicona, Tripi, Calsalnuovo (Basicò) e Furnari con la città sicula di Abakaion (o Abacena), intesa non strettamente circoscrittà a una singola area, ma come un territorio con un sistema organico di piccoli agglomerati urbani ravvicinati, sul modello delle più antiche e celebri città greche organizzate in “ demi “ o di quelle latine.

testo e foto di Francesca Bisbano

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About Francesca Bisbano

Giornalista pubblicista dal 2013, dal gennaio 2015 collabora con il comune di Montalbano Elicona per migliorarne i canali di pubblica informazione.

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