Il territorio di Montalbano Elicona vanta un bosco secolare di 700 ettari di particolare valore floro-faunistico, che si estende a sud delle Rocche dell’Argimusco verso la valle dell’Alcantara, nonché vaste zone dedicate alla coltivazione di cereali, uva, olive e frutta secca (noci, nocciole e castagne).
Tra tutte la produzione delle nocciole (in calo rispetto agli anni ’80-’90), continua ad essere la più significativa forma d’economia locale. Oggi, infatti, il paese fa parte dell’Associazione Nazionale Città della Nocciola, che in Sicilia riunisce 11 comuni diversi in una nuova formula di valorizzazione della coltura del frutto, per favorire tanto un turismo eco-compatibile e bilanciato, quanto la consapevolezza di un’identità culturale che ha profondamente condizionato la storia, le dinamiche del lavoro, l’emancipazione e la trasformazione delle relazioni socio-economiche locali.
Significative sono anche le attività pastorali e d’allevamento ovino, bovino e suino, indirizzate principalmente alla produzione di prodotti tipici, quali: provola, ricotta, formaggio pecorino e salumi. Dell’originario complesso industriale avviato a fine degli anni ’70, rimane invece solo lo Stabilimento S.I.B.A.M. (Società Industriale Bevande Acque Minerali) in contrada Melizzo (in montalbanese: Mirizzu), mentre le occupazioni turistiche (grazie anche all’ingresso di Montalbano nel Club Borghi più Belli d’Italia) sono in continua crescita.
In ultimo, degna di nota è la lavorazione del pane di grano duro (cotto esclusivamente nel forno a legna), dei maccheroni (realizzati con l’antica tecnica del giunco), del turtuni (pasta di pane fritta) e dei dolci caratteristici, quali: spumini (particolari meringhe alla nocciola), biscotti al sesamo (in montalbanese: biscotti a cimino), biscotti al vino e le cosiddette “Nuvolette”.